Oggi leggendo un articolo sull'ANSA sono rimasto per un attimo perplesso.

Il titolo dice "VATICANO NON RECEPIRA' PIU' LEGGI ITALIA: TROPPE E AMORALI", fermo restando soggettivi personali pareri intorno alla chiesa come istituzione del credo, e' di undubbia rilevanza la posizione presa dalla chiesa.

S.S. Paolo VI mentre consegna l'anello cardinalizio a Joseph RatzingerIl non recepire in forma automatica le leggi Italiane, se non vado errato, va contro il concordato, e anche contro quanto stabilito durante il concilio vaticano II.

La svolta se reale e' epocale, perche ribadisce la totale indipendenza della chiesa dallo stato Italiano, non solo come organo internazionale votato allo spirito, ma anche come stato sovrano.

Non mi sorprende che il tutto stia avvenendo sotto l'attuale papa Joseph Alois Ratzinger (biografie 1 2), grande esperto del codice ecclesiatico, del dogma cattolico, attore attivo durante il concilio Vaticano II portato dal cardinale Frings con Papa Giovanni XXIII e esplicitamente voluto in seguito da Montini.

Insomma diciamolo chiaro uno che sa quello che fa', insomma puo piacere o meno ma se il caro Benedetto XVI punta i piedi lo fa con cognizione di causa.

La ricaduta della suddetta decisione, che a mio avviso deve essere vagliata per bene e non da un semplice trafiletto di agenzia, (ANSA poi ... tutto dire) e' enorme sia dal punto di vista religioso/morale sia dal punto di vista politico.

Perche? perche la preoccupazione (giusta) di Ratzinger e' la universalita' della chiesa, che con un atto del genere prende le distanze in modo esplicito da quella che e' una corrente locale (Italia), marcando in modo netto quello che per la chiesa e' un limite invalicabile sia dal punto di vista morale che sociale.

Gli effetti a mio avviso sono un immediato ricollocamento della chiesa al centro di un mondo morale/religioso che non ha paura di bacchettare in modo esplicito gli stati secolari. Si veda anche la recente vicenda spagnola.

Roma/stato vaticano non coincidera' piu con Roma/Italia, e questo per i credenti, specialmente italiani, sara' un passo lungo.

Altro che ingerenza negli affari di stato lamentata dalla sinistra un po di tempo fa. Ratzinger ha risposto alla pochezza dei notri politici, con una mossa decisamente efficace, che dice in un sol tempo, "voi non siete che ciafarroni, voi non avete ne la capacita ne l'esperienza di gestire un corpo giuridico, voi non avete e non avrete mai la visione laica di cio che e' lecito moralmente per l'uomo, voi siete falsi e corrotti".

E vai cosi', un fallimento totale sutto tutti i punti di vista della classe dirigente Italiana, una vittoria morale e politica della chiesa, e un ciao a "date a Cesare quel che e' di Cesare ed a Dio quel che e' di Dio".

Questa volta pur non essendo un pro chiesa devo dire "Bravi" per coerenza interna e lungimiranza morale, religiosa e politica.

O forse rigirando la medaglia, tutto e' meglio in confronto al nulla umano, politico e direzionale che ci circonda al momento, sia esso di sinistra (ma dove e' la sinistra?) che di destra.

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